Parlare di sapore borghese dell’opera è come descrivere gli idrocarburi partendo dal carbonio. La borghesia non solo trova la sua più completa esposizione nell’incrocio di arti complementari e diverse che è l’Opera… Ma l’opera stessa come genere musicale e letterario, non potrebbe esistere senza l’identificazione di una classe come tale.

Il sapore borghese

Siamo tutti d’accordo sul fatto che l’identificazione come classe possa benissimo prescindere da una presa di coscienza storica? La mia formazione scolastica negli anni ’60 e ’70 suggeriva forse il contrario, cioè che la classe rimanesse quasi in un limbo di lavoro/consumo, prima di prendere atto di avere storicamente degli antenati e degli epigoni.

Con gli anni mi sono fatto anche un’idea diversa, salvo infine considerare in modo più liquido il concetto di classe. Ma non è questa la sede per affrontare un discorso, che comunque non sarei in grado di affrontare. Quel che posso serenamente affermare è che la classe borghese può anche non riconoscersi mai nell’opera.

In fondo, quale mater familias potrebbe mai pensare di vedersi rappresentato nella mondana Violetta della Traviata? Quale suo consorte potrebbe immedesimarsi, se non in una figurazione potenziale, nel seduttore/viaggiatore senza scrupoli della Butterfly?

L’evasione

Non possiamo che arrivare al concetto di evasione. Facendo una straordinaria generalizzazione, diciamo che sia il contesto musicale e scenograficamente ricco, sia le pièce, quando non rappresentativi di realtà borghesi tendono a consentire un’evasione per un certo pubblico.

L’evasione per un aristocratico, siamo d’accordo, non sarà mai paragonabile a quella di un dirigente delle ferrovie, poniamo alla fine del ‘700 nel Ducato di Milano.

Pensano come una middle class

E quindi, l’impressione che mi sono fatto: solo una middle class lavoratrice può trarre beneficio da un’evasione così allusiva ai classici, ma spesso così povera nella trama e così insistente su passioni e tanto avulse dal quotidiano. Come, il tradimento, la gelosia, l’inganno elaborato.

Non posso che immaginarmi l’Opera come esposizione della classe borghese.