La “Sinfonia Incompiuta” di Franz Schubert è un episodio ambiguo della musica classica, su cui ancora non si è fatta sufficiente chiarezza.

Per chi non la conosceva e vuole andarsela a cercare: parlo della “Sinfonia n. 8 in Si minore”, lasciata incompiuta dal Maestro per cause di cui parlerò tra pochissimo, e composta da due movimenti.

I movimenti della Sinfonia Incompiuta

Il primo movimento, Allegro moderato, si apre con gli archi in Si minore, che introducono subito l’ascoltatore nell’atmosfera sospesa e malinconica. L’uso di Schubert del timbro e del contrappunto non è solo tecnico, ma serve a creare un dialogo tra speranza e disperazione. Le transizioni tra i temi principali sono gestite con una sensibilità che anticipa le tecniche compositive del tardo Romanticismo, mentre le modulazioni armoniche sfidano le convenzioni classiche, tessendo una tela di intensità crescente che culmina in un climax emotivamente carico.

Andante con moto: il preludio a qualcosa che non c’è

Nel secondo movimento, Andante con moto, troviamo una qualità quasi meditativa. Qui, Schubert esplora le dinamiche tra i legni e gli archi con una delicatezza che contrasta con l’intensità del primo movimento. Questo passaggio contiene un momento importante della produzione schubertiana, con un ostinato di pizzicati negli archi bassi, inconfondibile.

Nonostante la forma tradizionale sonata sia rispettata nei contorni generali, ci sono momenti in cui Schubert si distacca per esplorare cromatismi audaci e improvvise deviazioni armoniche.

La “Sinfonia Incompiuta” di Schubert però finisce qui. A dispetto della tradizione, che voleva e vuole la sinfonia composta da almeno 4 movimenti, qui Schubert decide di fermarsi. O non lo decide?

Cosa ha spinto il Maestro a non completare?

Il sospetto che sia stata una scelta artistica è forte. 

Anche solo una parziale consapevolezza, un “è già perfetta così, basta labor limae e basta aggiunte”.

Probabilmente non lo sapremo mai, e l’Incompiuta continuerà ciononostante a essere fruita come uno dei momenti più alti della musica classica europea.