ll leggendario regista d’opera e di teatro Peter Brook CBE è morto sabato all’età di 97 anni.

Spesso definito “il più grande regista teatrale vivente”, Brook è stato reso celebre dal Sogno di una notte di mezza estate del 1970, con John Cane nei panni di Puck Alan Howard in quelli di Oberon e una Titania impersonata dalla diva Sara Kestelman. In realtà però Brook era noto agli addetti ai lavori ben da prima, soprattutto con il curioso Love’s Labour’s Lost, ispirato a Watteau, messo in scena a Stratford nel 1947. 

Bio

Dopo essersi laureato all’Università di Oxford e aver diretto due opere teatrali, tra cui il Dottor Faustus al Torch Theatre di Londra, approda per la prima volta a Stratford nel 1947 all’età di 22 anni come assistente alla regia per Romeo e Giulietta e Love’s Labour’s Lost.

La sua prolifica produzione lo ha portato a scrivere libri innovativi e fondamentali sulla messa in scena teatrale, sulla regia teatrale, cinematografica e operistica. Ha vinto numerosi Tony ed Emmy Awards, un Laurence Olivier Award, il Prix Italia e il Praemium Imperiale giapponese.

Parliamo di un gigante del teatro europeo, capace di dare una profondità inedita alle sue opere, in grado di influenzare concretamente la Royal Shakespeare Company, con oltre 20 anni di arte e di esperimenti.

Tra i suoi lavori mi ha colpito particolarmente US, utilissimo per comprendere la guerra del Vietnam senza pietismo e con cognizione di causa, pur con la giusta dose di umanità.

I miei

Ovviamente ho visto anche il suo incredibile Sogno di una notte di mezza estate, con Frances de la Tour, Ben Kingsley e Patrick Stewart. Questa produzione ha completamente rivisto come Shakespeare veniva veicolato a un pubblico contemporaneo, sull’onda di molte altre produzioni attualizzanti dell’epoca, certo, però comunque la sua firma è distintiva e perfettamente riconoscibile.

Vorrei anche consigliarvi, nel caso non l’aveste visto o l’aveste sottovalutato perché potenzialmente scabroso, il suo Marat/Sade.

Che aggiungere… Se n’è andato un grande artista. 

Che la terra ti sia lieve!