Le campane di bronzo del Campanile di Giotto a Firenze fermeranno i loro rintocchi, almeno fino al 26 novembre.

Una misura che nasce per preservare la Santa Reparata, che non è una timida e schiva patrona, bensì il nome che viene dato alla campana di dimensioni maggiori.

La storia del campanile

La campana viene realizzata nel 1475 in onore della santa patrona (ahimé, un patrono c’entra sempre) che era titolata a proteggere questa antica chiesa fiorentina.

La cattedrale veniva così dotata di una campana di dimensioni record: diametro di 2 metri, 210 cm di altezza, spessore di 15 cm per oltre 5 tonnellate di peso.

Nel 1705 si formarono sulla sua superficie delle crepe, e la campanona venne immantinente rifusa.

I danni contemporanei

Oggi purtroppo si torna a parlare della Santa Reparata perché si è constatato un assottigliamento troppo elevato nel punto in cui il batacchio colpisce, che potrebbe condurre a danni ben più severi.

Fortunatamente non serve rifondere la campana di nuovo, né applicare rinforzi o strati protettivi: l’intervento di manutenzione consisterà nel girare la campana di 90° sul suo asse, in modo che il batacchio colpisca dei punti diversi.

La rotazione è stata commissionata dall’Opera di Santa Maria del Fiore alla Aei di Perego.

“Una volta superata l’usura del 10% dello spessore, come in questo caso bisogna intervenire perché ci sono molte probabilità che la campana si rompa”.

(Claudio Perego, titolare di Aei)

Per chi ruota la campana

Per quante volte può essere ruotata una campana, prima di essere inevitabilmente destinata al silenzio?

Pare che per la Santa Reparata questa sia l’ultima volta.

Non si capisce infatti con esattezza la data dell’ultima rotazione, ma si presume sia avvenuta in via informale negli anni ’50 in occasione della ricostruzione della cella campanaria in acciaio, da un’originale in legno.

In totale il Campanile di Giotto ha:

  • 5 campane dismesse, le più antiche
  • 6 campane funzionanti
  • la campanona di Santa Reparata

Le 7 campane funzionanti suonano a gran voce durante il cosiddetto Concerto, un evento che se capitate a Firenze vi consiglio vivamente, perché molto suggestivo.