Dopo aver parlato di Arlecchino non potevo non menzionare l’altro archetipo della Commedia dell’Arte all’italiana.

La figura di Pulcinella è strettamente associata alla cultura napoletana, benché le sue origini siano incerte. Si ritiene che il personaggio abbia avuto origine a Napoli nel XVII secolo, con un nome variante dialettale del nome “Pierino”, oppure da cicirrus, che in osco sarebbe significato forse “gallo”. 

Come si vede non ci sono certezze, come anche non si sa se il personaggio di Pulcinella provenisse dalla commedia latina. Più accreditata è la versione secondo la quale Pulcinella è un altro Arlecchino, perché è nato 40/50 anni dopo l’Arlecchino, e come lui deriva dalla figura dello Zanni.

Tutti conosciamo la maschera nera che copre il viso di Pulcinella, il naso a forma di becco e il costume bianco e nero con un cappello a punta. 

Il Carattere di Pulcinella

Pulcinella è noto per la sua personalità da contadino rude, ma al tempo stesso alla ricerca di stratagemmi per vivere meglio. Ha un comportamento caotico, innata curiosità e una certa qual tendenza a cacciarsi in situazioni comiche. Ultimo elemento irrinunciabile: l’appetito.

Ma Pulcinella è molto più di un semplice buffone. Il suo personaggio è stato utilizzato per in chiave di satira sociale e politica, ma soprattutto per affossare le convenzioni sociali. La sua figura rappresenta il popolo comune e la sua lotta contro le ingiustizie del mondo. La sua astuzia e la sua abilità nel trovare soluzioni ingenue per risolvere i problemi lo rendono un eroe popolare.

La resistenza umoristica alle difficoltà della vita è la sua caratteristica principale. 

Prime fonti che parlano di Pulcinella

Fu il napoletano Silvio Fiorillo, nel 1620, a inventare il personaggio del Pulcinella. Qualcuno sostiene che il nome “Pulcinella” esistesse già nel teatro napoletano, come “Pulcinello” o “Polsinelli”, che compaiono alla fine del secolo XIII in vari documenti.

La prima rappresentazione a teatro è invece quella del “Viaggio di Parnaso” di Giulio Cesare Cortese (1621).

Non erano solo servi divertenti, i personaggi della Commedia dell’Arte… Esploriamo insieme i prossimi!