Uno dei molteplici mammiferi acquatici, il lamantino presenta diverse caratteristiche che lo rendono molto simpatico al grande pubblico: è estremamente brutto, e sopravvive solo nelle acque calde e basse.

Si aggira come una foca gigantesca, e della foca ha il muso. Sulla pelle del corpo però non riporta quel nobile strato lucido che lo accomunerebbe ai colleghi delfini e orche. Bensì una peluria verdognola, che tende a ricoprirsi di alghe e funghi, e di conseguenza di pesci pulitori.

Un mammifero magro

Attenzione però, nonostante la stazza, il lamantino è un mammifero magro. Innanzi tutto, è un erbivoro, e divora grandi quantità di terra prima di arrivare al proprio fabbisogno energetico giornaliero.

In più, non ha mai avuto necessità di adattarsi a climi freddi, non ne è affatto capace. Anche la sua potenza muscolare non è così sviluppata: tende a muoversi assai lentamente, a non più di 5 km/h.

Anche se, sottoposto a stress, raggiunge fino ai 30 km/h.

Il canto del Lamantino è in realtà un lungo verso modulato, utilizzato come forma di comunicazione intra-specie.

Ma… Perché le sirene di Colombo?

La domanda sul perché io mi stia occupato di fatti curiosi di un comune mammifero acquatico è legittima.

Di cultura qui ce n’è ben poca, nemmeno in ruolo ancillare, e semmai è la biologia marina la materia che dovremmo considerare valida.

Però ecco, ricordo un episodio tratto dai Diari di Cristoforo Colombo. Dopo aver ritrovato degli enormi scheletri vicino alle coste che aveva da poco scoperto, Colombo li attribuì a delle sirene.

Infatti lo scheletro di Lamantino presenta una lunga colonna vertebrale, come quella umana, due corte “braccia”, in realtà le pinne anteriori. La colonna termina posteriormente con una lunga coda pinnata, cosa che si evince anche guardando solo lo scheletro.

Quando Colombo vide finalmente un lamantino vivo, dovette ricredersi, ma scelse di farlo in un modo simpatico.

Scrisse che aveva sì trovato le sirene, ma che noi europei non potevamo immaginarci quanto fossero diverse da come le avevamo immaginate.