Pompeo Batoni si sveste per tutti coloro che saranno alla Pinacoteca di Brera fino all’1 ottobre. “Quinto Dialogo: attorno al Settecento: Pompeo Batoni e Milano”è infatti la più recente prova di una serie di Dialoghi del pubblico con alcuni massimi esperti del settore figurativo. Questo dialogo sarà tenuto da Isabella Marelli e Alessandro Morandotti.

Si illustrano i contatti di Pompeo Batoni con la città, le interdipendenze che sviluppò con essa e con le maestranze che all’epoca vi operavano.

Si dice che Canova stesso, al suo passaggio in città, fosse rimasto impressionato dalla bottega Batoniana. In più, verranno spiegate nel loro contesto le sue opere presenti in Pinacoteca:

  1. Pompeo Batoni, Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino, 1738-1740, olio su tela, 403 x 228 cm. Reg. Cron. 423. Provenienza: chiesa dei Santi Cosma e Damiano alla Scala. Milano, Pinacoteca di Brera.
  2. Pompeo Batoni, Il Beato Tolomei assiste le vittime della peste, 1745. Firmato e datato in basso a sinistra “P.B. 1745” . Olio su tela, 262 x 173 cm. Milano, chiesa di San Vittore al Corpo.
  3. Pompeo Batoni (bottega), Il Beato Bernardo Tolomei assiste le vittime della peste, 1745 (?). Olio su tela, cm 90,4 x 59,8. Isola Bella (Verbania), Palazzo Borromeo.

Per chi non avesse ancora avuto occasione di assistervi, è l’occasione buona.

La tradizione dei dialoghi con il pubblico è stata inaugurata dal nuovo direttore della Pinacoteca e della Biblioteca Baidense, James Bradburne.

I dialoghi sono pensati per introdurre, certo, ma non risparmiano dalla profondità dell’analisi esegetica. Il dialogo avviene tra la Madonna con bambino (1) e il Beato Tolomei, di cui si considera sia l’originale (2), proveniente dalla Chiesa di san Vittore al Corpo di Milano, sia il bozzetto (3). Quest’ultimo è stato carpito al palazzo Borromeo dell’Isola Bella, e rappresenta un progetto poi abbandonato (come indicato sul sito della Pinacoteca).

Il dialogo si chiude con due disegni di Batoni, Nudo seduto di profilo e Nudo seduto con gamba accavallata, provenienti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe dell’ Accademia di Belle Arti di Brera. Una presenza emblematica quella dei disegni, visto che Batoni fu uno degli artisti attorno al quale cresceva la collezione didattica di nudi accademici al servizio degli allievi negli anni della fondazione dell’Accademia di Brera (1776), con la nuova civiltà neoclassica che lo celebra in diversi contesti.

(Fonte, il sito della Pinacoteca)

Interessantissima la natura dell’incontro anche perché la Milano di cui si parla è contemporanea alla creazione dello stesso palazzo della Pinacoteca. Aperto da Napoleone nel 1809, per la precisione.