Avevo tanto tempo fa un amico siciliano che amava ripetere costantemente di  portare nelle vene del sangue Normanno.

Era in effetti un omone di quasi 2 metri di statura, biondissimo e con gli occhi azzurro-verdi, quanto di più lontano si possa immaginare dalla classica bellezza mediterranea. Quella del sangue normanno è in realtà una rivendicazione che fanno in tanti siciliani, dato che l’ingresso dei Normanni in Italia meridionale fu reiterato e massiccio per diversi anni.

Normanni in Italia Meridionale

I Normanni erano gruppi di cavalieri che con abilità senza un preciso progetto politico, che si saldarono in una realtà dominata dal più acceso particolarismo nonché priva di un centro unitario.

Questi guerrieri senza paura arrivavano dalle terre Franco Normanne nell’occidente, da quelle inglesi o direttamente dalle scandinave, probabilmente seguendo le strade percorse dai pellegrini.

Come erano arrivati

Forse erano arrivati servendosi delle loro navi, le stesse che li avevano portati alle Baleari e poi a Pisa. Siamo però sicuri che non avessero desideri di conquista se non il proprio naturale spirito di avventura.

Trovarono Bizantini, musulmani e popolazioni autoctone con cui fare i conti: c’erano i principati Longobardi di Benevento Salerno e Capua, i ducati di Gaeta, Napoli, Sorrento e Amalfi.

Costantinopoli che dominava ancora la Puglia e la Lucania e la Calabria, mentre la Sicilia era in mano agli arabi.

Il principe di Capua Pandolfo Capodiferro fu il primo a tentare di aggregare i tre stati di Salerno in Benevento e Capua; con l’aiuto di Ottone I re nell’Unione di Spoleto e Camerino creò un nuovo stato, che però non gli sopravvisse. 

Siamo nel Novecento ottantuno è l’arrivo in Sicilia è distante ma non troppo.

Autonomie fugaci

Salerno e Benevento conquistarono nuovamente la propria autonomia, ma la persero di nuovo sotto il duca Guaimario IV. A questo punto la storia sfuma con la leggenda con l’emergere della controversa figura di Rainolfo Drengot.

Ma tutti questi moti a cavallo tra particolarismo e unismo meridionale toccano solo minimamente La Sicilia di cui si inizierà a parlare solo più avanti.