Bisogna dargliene atto, Carlo Fuortes e Alessio Vlad, Sovrintendente e Direttore artistico dell’Opera di Roma, ci sanno fare.

Un’idea suburbana

Ci sanno fare per l’intuito artistico e il fiuto dimostrato nell’investire su un progetto come Opera Camion, che si inserisce in tutto quel filone di arte inscenata in strada, ma non di strada. Negli anni ’70 andavano molto i carri con rappresentazioni dal teatro grecoromano, o comunque grandi classici della drammaturgia.

Quello che va in scena invece in alcune periferie romane, e in alcuni paesini limitrofi alla Capitale, è una rappresentazione del Rigoletto verdiano, con cantanti professionisti, scenografi e costumisti professionisti, e con come palcoscenico… Un camion.

Opera Camion

Da qui, il nome, semplice, efficace. Come semplice e efficace voleva essere la riduzione “pop” di uno dei titoli che l’Opera Camion canta nel suo curriculum, “Figaro”. In realtà “Figaro” era il Barbiere di Siviglia rossiniano, filologicamente perfetto, ma con un titolo cambiato per essere più appetibile a chi magari sarebbe andato ad assistere allo spettacolo conoscendone solo la celebre cavatina. Di Figaro, ovviamente.

Alla genesi di Figaro aveva contribuito anche Oscar Pizzo, direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo.

Da Figaro a Rigoletto

La scelta del titolo in Figaro la riporta lo stesso regista, Fabio Cherstich. Come racconta a Micromega: “Figaro è un personaggio superstar, quando uno dice Figaro tutti pensano al barbiere e alla cavatina famosissima che chiunque ha cantato o ascoltato in una pubblicità. La scelta del titolo voleva essere un nome di richiamo – così come lo sono “Don Giovanni” e “Rigoletto” – per incuriosire le persone alle quali lo spettacolo si rivolge, che non vanno a teatro e soprattutto non vanno al teatro dell’Opera”.

Il fatto che gli spettacoli si svolgano nelle periferie romane e nei paesini del cratere sismico del Lazio, non fa che aggiungere quell’aura che, devo dirlo, mi riporta un po’ indietro nel tempo. Al netto della legittimazione politica che operazioni del genere potevano avere.

Cast

Scene, video e costumi Gianluigi Toccafondo

Rigoletto Andrii Ganchuk*
Il Duca di Mantova Domingo Pellicola*
Gilda Giulia Mazzola
Matteo Borsa Jaime Canto Navarro
Marullo Jan Antem
Sparafucile Akaki Ioseliani
Conte di Monterone Akaki Ioseliani
Contessa di Ceprano Sara Rocchi*
Maddalena Sara Rocchi*
Conte di Ceprano Johnny Bombino
Usciere Johnny Bombino
Giovanna, Duchessa e figlia di Monterone Valeria Almerighi

YOUTH ORCHESTRA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
diretta da Carlo Donadio / Roberto De Maio