Abbiamo visto come il termine carrambata sia stato inserito a pieno titolo tra i neologismi italiani per indicare un incontro inaspettato con una persona che non vedevamo da tempo. Sappiamo anche che il termine è stato coniato in seguito allo show di Raffaella Carrà “Carramba che fortuna”.

Complici l’estrema simpatia e popolarità della Carrà, carrambata è stato usato sia nel linguaggio giornalistico che nel linguaggio comune.

Ma cosa accade a un neologismo oggi? Potrebbe mai avere una genesi simile?

Il neologismo giovanile o “slang”

Ogni generazione ha le sue imprecazioni.  Se ai miei tempi si diceva “matusa”, oggi si dice “cringe”. Sebbene la mia conoscenza Dei neologismi giovanili contemporanei sia abbastanza ridotta,  mi pare di vedere una certa maggior tendenza a coniarli dall’inglese.

In fondo, oggi la lingua anglosassone è totalizzante, grazie alla diffusione non solo di internet ma anche dei social network.

Ma quello che più mi interessa dell’internet è che oggi ricopre lo straordinario ruolo di certificare delle forme verbali in modo rapido, di massa e spesso più efficace delle antiche maniere.

Come si certificano le nuove forme verbali oggi

Ma come si fa a certificare in una forma verbale? 

Abbiamo parlato di neologismi, dello slang, ma possono essere coniate anche delle vere e proprie forme grammaticali nuove. Dei verbi possono diventare difettivi con il tempo, oppure acquisire una forma che era da tempo caduta in disuso (come “mi perplime”, dal participio passato “perplesso”, riportata in auge dal simpaticissimo Corrado Guzzanti).

Diciamo che a differenza dei sostantivi e aggettivi, nel processo di legittimazione di queste forme entrano in campo prima di tutto i linguisti.

Sono loro che studiano l’andamento della nostra lingua e l’evolversi nel parlato, grammatica compresa. Come fanno per certificare da una forma è entrata nell’uso? Creano il cosiddetto Corpus, una raccolta di occorrenze di un termine, che verrà poi analizzata e scomposta, e infine catalogata.

Internet e il corpus linguistico

Prima di internet la fonte principale per raccogliere un Corpus fosse la stampa, rotocalchi i manifesti pubblicitari compresi. Oggi internet ha democratizzato la raccolta di informazioni, forse mandando parzialmente in crisi i poveri linguisti all prese con la catalogazione degli strafalcioni enormi proferiti sui social network.

Oggi coniare “carrambata” sarebbe probabilmente impossibile. 

Quindi, viva il neologismo che crea una parola inesistente, e viva la lingua che anche se proviamo ad ostacolarla continua insindacabilmente a mutare.