Mi ero ripromesso di pubblicizzarle per tempo, e invece eccomi qui a fare da pallido megafono a una pubblicità governativa e di passaparola che fa invidia davvero.

Le giornate FAI di primavera

Il Fondo Ambiente Italiano, con questa iniziativa, ha vinto. Centinaia di persone, famiglie e giovani, affollano ogni anno tutti gli eventi milanesi ai quali mi sono trovato a partecipare. E con “giovani” non intendo aitanti trentenni, sia chiaro, ma proprio adolescenti, e anche ragazzini. Forse andavano a vedere i compagni che facevano da Ciceroni.

I luoghi da vedere

Partiamo con l’elenco:

c’è il monumentale Ospitale Serbelloni a Gorgonzola, con la mostra Giacomo Moraglia architetto, che ne fu l’ideatore. Poi, il museo fratelli Cozzi, a Lignano, con Lucia Picozzi e la sua fisarmonica classica sabato 23 alle 21.

E quindi, il santuario di Santa Maria della Fontana, piccolo gioiello di Locate di Triulzi, dove si terranno diversi eventi di musica da camera che invito a seguire sul sito ufficiale del FAI. Non ci ho mai ascoltato un concerto, devo ammettere, ma sospetto che l’acustica possa essere molto buona.

Poi, il castello mediceo di Melegnano.

In città

Non si risparmia l’istituto Cataneo, il più antico istituto tecnico della città. C’è poi una scivolata nel mondo del fashion, con il Gucci Hub, questo però riservato ai soli soci FAI.

L’ippodromo di san Siro, palazzina Appiani, palazzo della Banca d’Italia, palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano, la sede della Borsa italiana (palazzo Mezzanotte), palazzo Pusterla, residenza Vignale.

C’è qualche titolo curioso, come “Sant’Antonio abate, là dove pascolavano i maiali”. Villa NEcchi Campiglio, che però ad oggi sembra già esaurita (anche se è possibile visitarla tutto l’anno!).

Da ultimi il palazzo comunale di Rho e la bellissima villa Gromo Ternengo, a Robecco sul Naviglio.

Un’altra ottima occasione per scegliere casualmente una di queste mete, la maggior parte delle quali note solo agli addetti ai lavori.