Non è certo un buon momento per l’opera in Italia, ma vorrei comunque mantenere una certa apertura mentale e non sprofondare nella continua oscillazione tra speranza/negazione che queste continue riaperture e chiusure generano.

Non mi aspetto ovviamente che prima di una copertura vaccinale decente riaprano i teatri d’opera, di prosa, o i cinema. Purtroppo – pur non lesinando sulle misure di sicurezza – la minaccia che stiamo fronteggiando persiste.

Gli spettacoli d’Opera in Italia a febbraio 2021

Però vedo con grande piacere che alcuni teatri d’opera hanno già timidamente pubblicato la stagione estiva 2021.

Abbiamo in vendita dei biglietti a partire da giugno per l’arena di Verona: l’Aida e il Nabucco celebrano il centocinquantesimo anniversario verdiano, ma abbiamo anche la cavalleria rusticana e i pagliacci.

(Vedo che la scenografia dell’Aida è quella di Zeffirelli, che personalmente non mi dispiace. Grande classico, forme e colori conosciuti, ottimo per una riapertura).

Non potevano mancare la Traviata e una selezione delle più belle arie di Verdi.

…E in streaming

Anche La Fenice di Venezia e La Scala di Milano iniziano a pubblicizzare la stagione 2021-2022, anche se quel che va riconosciuto in entrambi è lo straordinario sforzo per proiettare diversi spettacoli in streaming live o in differita.

Interessante Vittorio Grigolo a Milano, che sembra avere imboccato la strada che porta al successo imperituro, noto nel mondo operistico come divismo (senza accezioni negative, però, eh!).

Invece alla Fenice per il mese di febbraio vedo solo musica sinfonica, sebbene non sia proprio la mia modalità di fruizione preferita invito tutti quelli che vivono per la musica, se non a seguire gli eventi, almeno a supportare alle istituzioni teatrali con piccole donazioni.

Ora più che mai hanno bisogno di noi.

Uno sguardo oltre oceano

Se poi si prova a fare una ricerca internazionale si nota come il Metropolitan opera house apparentemente continui imperterrito la propria pubblicizzazione di spettacoli.

Non ho controllato se siano proiettati dal vivo o in streaming, perché in entrambi i casi credo che mi asterrò dal comprare biglietto.

Nel primo caso è pericoloso, nel secondo soltanto triste.