Ho interrotto l’argomento perché preso da altro, ma vorrei tornare per un’ultima volta sul musical Wicked, notissimo lavoro di Broadway diventato celebre soprattutto per aver riabilitato la nota “cattiva” strega dell’Ovest, quella del mago di Oz.

Nell’ultima versione del musical, creata dopo aver rivisitato il materiale uscito dalla prima, ci sono diversi cambiamenti non solo rispetto alla prima versione, ma anche nei confronti del romanzo originale, ispirazione dell’opera.

Gli elementi diversi

Sono stati riscritti diversi elementi tratti dal libro, mentre diverse canzoni hanno subito piccole modifiche. New York aspettava la versione definitiva e sistemata, per colpire adulti e piccini con una messinscena finalmente messa a punto espressamente per la forma d’arte mista che è il musical.

Da questa grande rivisitazione ne è nato il musical Wicked che abbiamo oggi, una perfetta fiaba ambientata come è normale in un mondo fantastico, e con un forte messaggio morale da veicolare, come ogni fiaba o racconto per bambini.

Il messaggio

Come sta accadendo in molti altri film e racconti infantili, anche la strega dell’Ovest è una cattiva che viene riabilitata. Come già l’Angelina Jolie di Maleficent, o la strega di Biancaneve, o Crudelia della Carica dei 101, anche qui assistiamo a una presa di coscienza del fatto che le dinamiche manichee non dovrebbero far parte del giudizio che affibbiamo alle altre persone.

O meglio: si ripresentano altri cattivi, altre dinamiche e altre forze in gioco, che ci obbligano a rivisitare i giudizi esistenti, sostituendoli con altri.

È la logica che sostiene da un lato l’industria fiorente del remake, dall’altro quella altrettanto fiorente del moralismo pubblico, che ultimamente attribuiamo al contesto nordamericano ma che in realtà ci ha contraddistinto per lungo tempo (Buoncostume in primis).

Forse non serve precisare con manicheismo che il manicheismo non esiste. Ma forse non tutti i tipi di pubblico hanno la maturità sufficiente per capirlo da soli.

Comunque, se vi piace il genere e se conoscete bene l’inglese, consiglio la visione di Wicked!