John Gribbin, nell’Enciclopedia di Astronomia e Cosmologia della Garzanti, scrive che il primo a fornire una spiegazione plausibile del fenomeno dell’eclissi fu Anassagora di Clazomene.

Anassagora e i corpi invisibili

Anassagora, forse più celebre per il paradosso di Achille e della tartaruga, decretò anche che l’ombra sulla Luna viene proiettata da dei corpi non normalmente visibili all’occhio umano.

I corpi naturalmente invisibili sono un tarlo fisso della filosofia greca arcaica, basti pensare a tutto lo scalpore che fece la dottrina del clinamen democriteo per spiegare le deviazione di una dottrina così materica come quella atomistica.

Insomma, un teoreta che riesce ad arrivare al materialismo puro, che riesce a doppiare i suoi simili saltando in avanti di almeno un millennio quanto a intuizione scientifica, e poi… Il clinamen. Come diceva mi pare Severino di Kant, il suo problema è il noumeno.

L’ombra oscura

Ma lasciando da parte i rudimenti della filosofia occidentale, il casus belli del mio post è l’eclissi di Luna che si verificherà la prossima settimana, la notte tra il 20 e il 21 luglio.

Sarà la più lunga del secolo, e dal Nord Italia si potrà vedere una fase totale di alcune ore. In seguito a queste ore, l’ombra della Terra comincerà a spostarsi lasciando intravedere la “corona lunare”, e questo sarà lo spettacolo certamente più ricercato dai fotografi, amatoriali e non.

Una storia sanguinosa

Ma come tutti i fenomeni astronomici, anche qui il corpo invisibile dell’ignoto si è abbattuto indiscriminatamente sulla storia. Se cinesi, babilonesi, arabi sono riusciti a prevedere le eclissi e a calendarizzarle, così magari è stato anche per il nostro Medioevo, ma senza il distacco che potremmo immaginarci associato alla disciplina scientifica.

Streghe, delitti di sangue, Sabba, infertilità, liceità diffusa. Queste e altre pratiche sono state, in contesti diversi, attribuite alla Luna rossa.

Ma ne parlerò a fine eclissi.