Le sanzioni primaverili sono forse, tra le varie punizioni stagionali, quelle da cui impariamo di meno. Passato un lungo Inverno, seppur ricco di atmosfere uniche, l’arrivo della Primavera porta con sé, non solo la nascita del verde, ma anche la nascita in noi dell’entusiasmo. La Primavera è un processo di rinascita che si ripete ogni anno: nascono i fiori e si diffonde il loro profumo nell’aria, i giardini e i prati si tingono di mille colori diversi, le giornate si allungano e il clima si trasforma in un climax ascendete da mite a sempre più caldo. Uno dei piccoli segnali primaverili che preferisco sono le api, nonostante la loro minacciosa fama, sappiamo quanto siano fondamentali per il nostro ecosistema. Banalmente adoro vederle tornare a impadronirsi dei giardini, girando indisturbate di fiore in fiore. Solitamente le noto quando leggo all’aperto, in questo periodo dell’anno è diventato per me quasi una tradizione d’obbligo che segna l’inizio della bella stagione.

Il corso della vita procede per tutti e capisco che per molti di noi l’alternanza delle stagioni possa sembrare una prigione senza fine, la conferma, anno dopo anno, che stiamo invecchiando, tuttavia facendo ricorso e attenzione ai dettagli meravigliosi dei vari periodi dell’anno, tutti sarebbero in grado di ritrovare la meraviglia e l’entusiasmo per ogni stagione. Credo che questo processo sia importante per riscoprire la curiosità di apprendere e crescere, che dovrebbe distinguerci in quanto esseri umani senzienti, anche per questo amo indagare l’arte e la natura.

Le sanzioni che porta con se la Primavera tuttavia non sono da sottovalutare

Quella che può sembrare forse la più gentile delle stagioni, rivela anche la sua natura matrigna nei repentini cambi di temperature e di tempo che tanti malanni ci provocano, violando così la nostra salute. La cosa che però di anno in anno la Primavera ci fa notare è di come questo tempo stia cambiando, di come sempre meno ci prendiamo cura del nostro ecosistema, al di fuori di ogni discorso economico e politico. Dobbiamo imparare a cogliere i segnali che una così bella stagione riesce a trasmetterci, mostrandoci che la sua durata è sempre più esigua e il suo tempo sempre più imprevedibile e violento. È un obbligo, un dovere che spetta solo a noi quello di accudire il mondo di cui siamo ospiti, perché se non rispettiamo questa legge, le sanzioni non tarderanno ad arrivare. Cerchiamo di amarla questa Primavera e di imparare da lei i suoi lati positivi ma anche i suoi moniti.