Quanto più numerosi sono i proclami, tanto meno vengono presi sul serio. Questo è quello che ci insegnava Manzoni di un grande periodo pandemico come quello della peste del ‘600, quando i popolani nemmeno riuscivano più a seguire il flusso di “gride” da parte delle autorità. Questi ordini affissi sui muri venivano presto contraddetti e rettificati, al punto che seguirne l’applicazione, o anche solo impegnarsi per portarla a termine, diventava impossibile.

Su il sipario per i teatri (di nuovo)

Per questo ho già ribadito più volte di quanto sia doloroso scrivere delle riaperture dei teatri in questo preciso periodo storico.

Ma stavolta, chi lavora nel comparto artistico ha la possibilità di riprendere un po’ di respiro, e sul serio. Non solo la curva epidemica si abbassa, e ci sono previsioni che parlano di uno scenario simile a quello della scorsa estate.

Ma soprattutto, abbiamo finalmente delle date ufficiali.

Ometterò di citare i dettagli tecnici, che sono comunque disponibili ricercando per nome gli spettacoli che nomino. Mi hanno detto in passato che sembro un bollettino della cultura, quindi mi limito a commenti entusiastici e limito i dettagli tecnici.

Su il sipario a Milano, Roma e Genova

Genova

Celebriamo a riapertura dei teatri nel capoluogo ligure con il monologo “Grounded” di George Brant. Oltre centocinquanta allestimenti nel mondo, la pièce ha debuttato al Festival di Edimburgo nel 2013 e ha visto protagonista Anne Hathaway.

La storia è quella di una pilota dell’aviazione degli Stati Uniti al comando del suo F16, che è costretta a smettere di volare per la sua gravidanza. C’è però un’altra sfida in corso: quella dei droni, a cui la pilota si dedica con passione sinistra e letale. Abbiamo anche “Solaris”, adattato dall’omonimo romanzo da David Grieg (forse avete già visto il film).
Al centro, la storia del pianeta Solaris e degli sventurati astronauti che lo abitano.

Milano

“Abbecedario per il mondo nuovo” era un progetto con cui il Piccolo ha invitato 26 drammaturghi italiani under 35 a realizzare dei podcast teatrali. Forse sulla scia del successo delle commedie radiofoniche della BBC, questo spettacolo racconta questo progetto, il dietro le quinte e le sfide che gli artisti hanno dovuto mettere in atto.

Roma

Abbiamo “La Metamorfosi” di Kafka, che alle nostre orecchie post-pandemiche potrebbe suonare come quantomai attuale. Giorgio Barberio Corsetti sceglie di mettere in scena questa opera con Michelangelo Dalisi, Roberto Rustioni, Sara Putignano, Anna Chiara Colombo, Giovanni Prosperi, Francesca Astrei e Dario Caccuri.