Ora che non si fa che parlare del film Povere Creature e della sua ambientazione finto-vittoriana, non mi resta che inserirmi a gamba tesa con un inserto fondamentale su un’età importantissima per l’UK ma anche per la cultura di massa.
L’età vittoriana
L’età vittoriana, che copre il periodo del regno della regina Vittoria dal 1837 al 1901, rappresenta un’epoca di profonde trasformazioni nella storia britannica, caratterizzata da innovazioni industriali, espansioni coloniali, e intensi dibattiti sociali, politici ed estetici. Questo saggio si propone di esplorare le dinamiche complesse di tale periodo, sottolineando come le contraddizioni interne abbiano contribuito a plasmare la società moderna.
Il periodo vittoriano è sinonimo di Rivoluzione Industriale, e fin qui basta una vaga reminiscenza di scuola per contestualizzare: l’introduzione di macchinari avanzati ha rivoluzionato la produzione tessile, mineraria e siderurgica, accelerando la transizione da un’economia agricola a una industriale. Tuttavia, questo progresso ha avuto un costo umano elevato: le condizioni di lavoro nelle fabbriche erano spesso disumane, con lunghe ore di lavoro, salari miseri e nessuna sicurezza sul lavoro. Queste disuguaglianze hanno alimentato tensioni sociali e hanno portato all’ascesa di movimenti operai che hanno lottato per diritti lavorativi più equi, culminati in leggi come il Factory Act.
L’onere dell’uomo bianco
L’era vittoriana segna anche il culmine dell’Impero Britannico, con la colonizzazione che ne seguì e le sue responsabilità morali i cui strascichi subiamo ancor oggi.
Il concetto di onere dell’uomo bianco è molto simile a quello che oggi si vorrebbe attribuire ai Paesi del primo mondo che entrano ex abrupto in contesti culturalmente e territorialmente diversi dai propri. Oggi si parla di portare l’alto stendardo della democrazia, all’epoca di portare la civilizzazione, ma il concetto è ahinoi molto simile.
Evoluzione culturale e intellettuale
Charles Dickens, Charlotte Brontë e Thomas Hardy.
Ma non solo: l’età vittoriana ha visto significative riforme politiche e sociali. La serie di Reform Acts ha esteso il suffragio maschile. Invece le leggi come il Married Women’s Property Act hanno iniziato a riconoscere i primi timidi diritti delle donne.
Questo breve riassunto valga come vademecum per chi vuole avvicinarsi a questo periodo con un po’ di cognizione di causa in più, magari capendo anche perché per l’ambientazione del film Poor Things è stato scelto proprio questo!