Con “anima” di una città piace riferirsi (e al “piace” sottintendo un generico “noi occidentali”) alla sua veste storica ma anche iconica. Storica in prospettiva sia di diacronia, sia di sincronia: a Tel Aviv affascinano sia i borghetti in pietra chiara di Gerusalemme, sia i palazzoni di periferia.

“Iconica” è invece un termine che ho volutamente scelto come decontestualizzato sociologicamente. Non ho parlato di aspetti “ludici” né di “cultura” né di eccellenza sportive, che sono sempre anche necessariamente culturali. L’iconico è quanto “si dice in merito a”. Così come l’arte è tutto ciò che viene definito arte, Parigi sarà sempre nella simbologia anche la Tour Eiffel, in realtà un manufatto creato per una fiera internazionale, e così poco legato secondo alcuni alla vera anima della città.

Qual è l’anima di Dubai?

Sicuramente sembrerà ingenuo riferirsi all’anima beduina di Dubai. Le carovane, le oasi, le palme da datteri non sono che un frammento di immaginario. La sovrapposizione che la città ha subìto con una realtà architettonicamente ed economicamente dirompente è oramai decisiva per definire la sua “anima”.

Con gli occhi del mondo puntati su di sé, Dubai sta diventando anno dopo anno un icona dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione architettonica, attirando sempre di più l’attenzione dei turisti da tutto il mondo.

Edifici in costruzione per Expo

Secondo il dipartimento edilizio del comune di Dubai, sono attualmente in costruzione 26.653 edifici, tra cui grattacieli, centri commerciali, ville ed edifici industriali.

Expo prevede di portarne ulteriori, avveniristici, combattivi, sensazionali. Il Dubai Creek Harbour, con le sue 39.000 residenze, 22 alberghi e svariati negozi e ristoranti, così come le ”Dubai Twin Towers”, le torri gemelle più alte del mondo.
Al suo centro, ”The Tower”, con balconi rotanti, illuminazione dinamica, e un enorme piazzale punteggiato da fontane danzanti. Poi, la Bluewaters Island, l’isola artificiale dell’ospitalità e dell’intrattenimento. ILa ruota panoramica “Ayn Dubai (già Dubai Eye) di 210 metri ispirata alla London Eye di Londra.

Non può mancare, ad imitazione dei grandi dell’occidente, il Museum of the Future. Poi, il Marsa Al Arab, ancora dedicato all’intrattenimento sportivo e commerciale. Mall of the World, il più grande centro commerciale del suo genere nel mondo. Altre isole artificiali, le Deira Islands.

Divertimento, alberghi, cultura dell’extralusso, imitazione dell’occidente. Questa l’anima di Dubai.